Dopo i rocamboleschi fatti avvenuti durante il regno del suo predecessore Apries (vedi), il Faraone Amasi si ritrova ad affrontare il problema piu' grave che affliggeva l'Egitto da molti anni : la presenza sempre piu' imponente di stranieri, nell' esercito cosi' come nel commercio e nell' artigianato; il popolo mal accettava la cosa rimpiangendo i fasti del passato.

Amasi decise di puntare sui Greci, come appoggio, costruendo loro una intera citta', Naucratis, col titolo di citta' libera, che divenne il porto piu' importante dell' intero Mediterraneo, ricca come era di attrattive d'ogni genere.

Amasi, autodefinitosi Re dei due Paesi senza tutti i titoli dei suoi predecessori, fu amato dai Greci che lo ritenevano moderno e democratico; commercio' con il regno di Creso di cui era amico , mentre la linua greca divenna l'idioma ufficiale del mediterraneo, che Amasi fece insegnare anche in Egitto, sopratutto ai funzionari di stato.

Amasi per mantenere in piena efficienza l'esercito e la flotta, depaupero' i fondi destinati al Clero, che comunque riusci' a tenere a bada abilmente; conquisto' Cipro, fu l'inventore della tassa sul reddito ed istitui' anche le prime borse di studio a favore dei giovani studosi e bisognosi che volevano frequentare la scuola medica di Sais, molto prestigiosa.

Dopo un regno di 44 anni, Amasi mori' e fu forse l'ultimo grande sovrano d' Egitto.