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Le origini di Pompei sono molto remote e fanno riferimento all'antico popolo italico degli Osci che, solo intorno al VI Sec. a.C.
stabilirono un piccolo insediamento sul luogo della futura Pompei.
A causa della sua posizione strategica il sito divenne oggetto di attenzione da parte dei popoli confinanti e infine occupato
prima, dai Greci di Cuma (525-474 a.C.) e successivamente, pare ormai accertato, dagli Etruschi (forse nel VI Sec. a.C.)
fino al V Sec., quando i Greci sconfissero definitivamente gli Etruschi e tornarono padroni di Pompei.
Nel IV Sec. i Sanniti, padroni di tutta la Campania, persero la gerra contro Roma e così Pompei dovette, gioco forza, accettare
la condizione di "Città socia dell'Urbe", mantenendo, comunque, una certa semi-indipendenza.
Il II Sec. a.C. corrisponde all'epoca d'oro di Pompei che divenne una grande e ricca città per merito, sopratutto, della 
coltivazione intensiva della terra; risalgono a questa epoca le belle e lussuose case e ville di Pompei, che ancora oggi
possiamo ammirare.
Nel 91 a.C. Pompei e altri alleati si unirono contro Roma (Guerra Sociale) al fine di ottenere la piena cittadinanza romana; la
guerra, nell'89 a.C. terminò con la completa sottomissione di Pompei che divenne, di fatto, una Colonia Romana con il nome
di "Colonia Venerea Pompeianorum Sillana" dal nome di Silla, vincitore della guerra sociale.
La salubrità dell'aria e la dolcezza del paesaggio, fecero sì che Pompei divenisse anche meta di villeggiatura per molti ricchi
Romani come, ad esempio, lo stesso Cicerone.
Nel 62 a.C. un terremoto colpì la città a tal punto che nel 79 d.C. anno dell'eruzione del Vesuvio, molti edifici erano ancora in
fase di ricostruzione o, comunque, di restauro.
Di pompei si perse traccia fino al 1713, quando un contadino, scavando un pozzo, non si imbattè in resti di colonne romane.
Emanuele Maurizio d'Elboeuf comprò il terreno ed iniziò per proprio conto, degli scavi fino a che, nel 1748 sotto Carlo III, non
venne ufficializzata la scoperta dell'antica Pompei.





 I disegni delle mappe sono di Luciano Jori