Fig.1

I giganteschi Moai rappresentano non solo un vero enigma scientifico, ma anche, per la loro specifica unicità, l'emblema stesso dell'Isola di Pasqua. I Rapanui, scolpirono queste statue direttamente nelle Cave, sdraiate a testa in su, per poi, successivamente staccarli dalla roccia e trasportati sino agli altari sulla Costa. Ricavati da un unico blocco di pietra ( Tufo Vulcanico o Basalto) che poteva pesare anche 86 tonnellate, per iuna altezza fino a 12 metri, queste enigmatiche statue venivano trasportate non si sa bene come, (il viaggio di trasporto poteva durare anche un anno) fino a raggiungere gli Ahu , altari cerimoniali, sui quali venivano innalzati, sempre con le spalle al mare, forse per proteggere con il loro sguardo i villaggi. Il viso dei Moai possiede un aspetto severo e ieratico e gli occhi, oggi vuoti, erano in origine forniti di pupille di ossidiana incastonate in una sclera di corallo bianco, come si può ammirare a Ahu Tahai dove si erge l'unico Moai restaurato con gli occhi al loro posto. A scolpire i Moai, con attrezzi di pietra, furono i primi coloni Polinesiani a partire dall'anno 1.000 d.C. che forse rappresentarono nella pietra vulcanica i loro antenati o importanti personaggi con l'intento di ottenerne "influssi" benefici. Sull'Isola di Pasqua si contano 1.000 Moai la cui pietra fu scavata quasi totalmente nella cava di Rano Raraku (Cratere del Vulcano Rano Kau) vicono al Villaggio cerimoniale di Orongo, all'estremo su dell'Isola. Circa il sistema di trasporto adottato, la teoria più accreditata, vuole che i Moai, siano stati trasportati su "slitte con rulli" a forza di braccia; questa ipotesi si sposa con un'altra teoria che imputa a questa tecnica il drammatico disboscamento dell'Isola che avrebbo poi portato nel tempo, alla estinzione della razza Rapa Nui, vittima quindi di una vera catastrofe ecologica. Esistono alcune tipologie di Moai sempre all'interno dello stesso stile stilizzato e dello stesso aspetto fisiognomico, con o senza "Cappello" (Pukao).

Distribuzione dei principali Moai (Punto Verde) sull'Isola di Pasqua. Disegno di Luciano Jori

Fig.2 - MoaI Hoa Hakanana i' A

Fig.3 - Moai Tukuturi



Fig.4 - Moai Vai Uri



Fig.5 - Moai Ko Te Riku
 


Fig.6 - Moai Tongariki



Fig.7 - Moai Paro



Fig.8 - Moai Rano Raraku





imaginaisladepascua.com
Fig.1: I Moai  "Camminanti" - Rappresentazione di come si sarebbero potuti spostare i Moai in posizione verticale.

wikipedia.org 
Fig.2: Moai Hoa Hakanana j' a , British Museum, 2010, O.P. Mike Peel
Fig.3: Moai  "inginocchiato", Tukuturi; 1998, Broken Inaglory
Fig.4: Moai Vai Uri, Isola di Pasqua; 2004, posted to Flickr, viajar24h.com
Fig.5: Moai Ko Te Riku, Isola di Pasqua; 2013, O.P. Biorn Christian Torrissen
Fig.6: Moai Tongariki, sulla più grande piattaforma dell'Isola di Pasqua;2010, O.P. Vanessa Blasco
Fig.7: Moai Paro a Ahu Te Pito Kura, Isola di Pasqua, Cile; 2011, O.P. Jorge Morales Piderit
Fig.8: Moai Rano Raraku, Isola di Pasqua; 2005, O.P. Aurbina

NOME

SCORIA ROSSA

HOA HAKANANAI'A

TUKUTURI

VAI URI

KO TE RIKU

TONGARIKI

PARO

RANO RARAKU