Tra il 1192 e il 1868, lo Shogun (Comandante dell'Esercito Giapponese), era un titolo ereditario conferito ai Dittatori Militari che governavano "di fatto" il Giappone. L'alta carica, che equivaleva al grado di Generale in Capo (sei-i-tasshogun, letteralmente: Grande Generale dell'Esercito che sottomette i barbari), veniva, in origine, conferito ai Generali che maggiormente si erano distinti nelle varie Guierre Giapponesi tra il VII e il XII secolo; in tutto il titolo fu confeito a 41 Shogun. i prini Shogun, solo formalmente nominati dall'Impero, risalgono al periodo in cui l'Imperatore stesso era stato di fatto politicamente esautorato dai potenti Clan di Corte, quando la Capitale fu spostata da Nara a Heian (odierna Kyoto) dal 793 al 1184. Fra i Caln più potenti, verso la fine del Xii secolo, spiccano quelli dei Tiara, dei Fujiwara e dei Minamoto. Il mondo della Corte Imperiale, costituiva una specie di universo parallelo rispetto a quello reale gestito, appunto, dallo Shogun; di fronte all'Imperatore, c'erano Letterati, Filisofi, Intellettuali, Cantori e Musicisti, le menti, insomma, più eccelse dell' estremo oriente; ma il Giappone non era certo quello della Corte Imperiale, ma quello delle campagne e dei contadini che venivano sfruttati dai Signorotti Locali. Fu nel corso della così detta Restaurazione Meiji del 1868, che venne definitivamente smantellato tutto l'apparato politico degli Shogun. L'ultimo Shogun del Giappone fi Yoshinobu Tokugawa.