British Museum
 Figura (the Jain Tirthamkara Parsvanatha) in scisto; Cultura Chaluckya, XI secolo
Deccan, India. H: 91,4 cm. RN: 1880.5

Con la conquista islamica dell'India, due mondi separati e diversi vennero a contatto, l'Induismo e l'Islam, non senza forti attriti, all'inizio, ma anche con interessanti processi artistici di fusione di stili. Elementi induisti, gianisti e buddhisti, dopo la distruzione di templi, furono inseriti nelle Moschee Islamiche; tale processo portò a stili architettonici che conciliarono, spesso mirabilmente, las massiccia grandiosità dei Templi Induisti, con l'austerità delle linee geometriche delle Moschee Islamiche. A Delhi e a Lahor, sono concentrati i monumenti più significativi del periodo islamico, come il Qutb Minar e la Quwwat al Islam. Sotto la dinastia Mughal, l'incontro tra le due tradizioni, trovò il massimo della sua espressione artistica. Nella pittura, eccelle la Miniatura secondo canoni indiani fusi con elementi della tradizione persiana. Nel periodo Moghul, gli artisti firmano le loro opere pittoriche; fra tanti ricordiamo Abd as Samad Daswaut, Basawan Bishan Das, Miskina, Mohamed Nadir Samarqandi, Raj Anup. La pittura Rajput, contemporanea alla Scuola Moghul, di ispirazione religiosa ma comunque lagata alla quotidianità, si divide in due rami, la Scuola Rajasthani e la Scuola Pahari o di Kangra. Altre Scuole, prettamente di stile indiano, sorsero nel Guyarat, nel Bengala e nel Deccan, mentre, nel sud del Paqese, ricordiamo le Scuole del Periodo Vijayanagara e Nayaka.

ARTE DELLA PREISTORIA 
E DELLA PROTOSTORIA