ROMA IMPERIALE By Luckyjor |
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La Vita Quotidiana
Wikiperdia.org - Wikimedia.org La "Domina di Pioltello" , Rilievo da un Sepolcro Romano del III Sec. d.C., rappresentante una Familglia. Gierre, 2013 LA FAMIGLIA NELLA SOCIETA' ROMANA Nella Società Romana, la Famiglia era considerata una Istituzione Sociale Pubblica, in quanto sposarsi e perpetuare "la stirpe"era un obbligo. La Famiglia comprendeva il Padre (Pater Familias), la Madre (Mater Familias), i Figli e , se si trattava di Famiglia agiata, gli Schiavi. Per creare una Famiglia, serviva l'unione di una Donna e di un Uomo che avrebbero poi "costruito" una Famiglia prpcreando dei Figli. La vita famigliare, seguiva un rigido ordine gerarchico che alvertice vedeva come capo, il Pater Familias e, a seguire, tutti gli altri. Il "Pater" aveva sotto il suo potere tutti i beni e le persone che facevano parte della famiglia; era Lui il primo che si occupava dell'Educazione e dell'Insegnamento dei Figli, delle Cerimonie Sacre che avvenivano nella Casa. Se la moglie lo avesse tradito, Lui avrebbe avuto il diritto, anche di ucciderla senza subire alcun processo. Per contro, se era l'uomo a tradire la moglie con una donna sposata, l'uomo sarebbe stato processato, non per il reato di tradimento coniugale, ma per aver insidiato una donna di un altro uomo. I Figli sia maschi che femmine, dovevano sottostare al potere del Pater Familias (Potestas), ma le femmine, una volta sposate, passavano sotto il potere del marito. Le rigide regole della Patria Potestas, che comprendevano anche il diritto di vita o di morte, vennero poi, in Epoca Imperiale, molto mitigate, con nuove leggi che condannavano, per esempio, il diritto di Vita e di Morte, verso i figli; con la nuova legislazione, infatti, la Patria Potestas, diviene solo una generica e simbolica supremazia del Pater Familias, all'interno del nucleo famigliare . Un'altra figura molto importante della Familia Romana, era quella della Mater Familias, ovvero la madre, che era considerata fondamentale per la costruzione di nuove famiglie, poichè poteva dare alla luce i discendenti del marito. La Mater Familias, quando diventava madre, veniva investita del titolo di Domina. La Mater Familia, Matrona, si occupava di tutte le faccende della casa, dirigeva le "Ancelle" che possedeva, se era nobile, ma il suo compito fondamentale era la Tessitura; infatti, la realizzazione degli abiti per Lei e per i membri della Famiglia era il suo primo dovere. La posizione giuridica dei membri della "Familia" e riassunta nelle Tab 1.
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Rilievo rappresentante un Precettore con tre Discepoli, rinvenuto a Neumagen, 180-185 d.C .Rhenisches Landesmuseum Trier.
OP. Shakko, 2012
In Età Repubblicana, era iol Pater Familias che si occupava dell'Educazione dei Figli, mentre in Epoca Imperiale, tale compito venne riservato alla Mater Familias, che guidava i fugli fino alla Fanciullezza. Quando in una Famiglia agiata, i figli raggiungevano una certa indipendenza (sette o otto anni) la madre lo affidava ad un Pedagogo privato, mentre i ragazzi appartenenti ai Ceti meno abbienti, dovevano frequentare le scuole Private, che abbondavano per le vie di Roma, condotte da maestri spesso improvvisati e di9 dubbie capacità. La Scuola Pubblica Statale, quindi, a Roma, non esisteva, ma lo Stato elargiva comunque, agli improvvisati maestri, un regolare stipendio. L'insegnamento avveniva in locali angusti e spesso anche all'aperto, per le strade di Roma, dove si "istruivano" ragazzi e ragazze dai sette ai tredici anni (maschi anche fino a 15 anni); era una sorta di Scuola Primaria (Ludus Litterarius), dove si insegnava, senza alcun metodo razionale, a leggere e scrivere, su tavolette di cera, e a far di conto con l'aiuto di Pallottolieri detti Abacus. Le punizioni corporali, molto diffuse, pare fossero piuttosto severe e l'attrezzatura "didattica", limitata a qualche sgabello e ad una sorta di cattedra per il Maestro. Le lezioni iniziavano all'alba e terminavano a mezzogiorno con interruzioni durante le feste e per le "vacanze estiva". Dal II secolo a.C., venne favorita a Roma la formazione di Scuole Superiori, che permettessero ai figli delle famiglie di ceto elevato, di fornire ai loro figli, una formazione culturale più vicina a quella greca; queste Scuole dispensavano quindi anche lezioni di Retorica e Grammatica utile ai ragazzi che avessero voluto intrapprendere la carriera politica.
Metropolitan Museum
Statuetta in Bronzo di Giove, Iupiter; Medio Impero Romano, II metà del II secolo d.C. H: 29,3 cm.
Purchase, The Charles Engelhard Foundation Gift and Rogers Fund, 1997. AN: 1997.159
La Religione Romana era legata indissolubilmente alla sfera Civile e Socio-Politica; rendere onore agli Dei era un dovere morale e civile, in quantola Px Deorum, era assicurata solo attraverso l'adempimento dei Riti Religiosi. La caratteristica principale della Religione Romana, era il Piliteismo, ma anche l'estrema tolleranza nei confronti delle altre fedi religiose. Il Pantheon dei romani era particolarmente nutrito, anche per il continuo aggiungersi di nuove divinità, importante spesso da fedi religiose esterne allImpero, conseguenza questa, delle continue conquiste militari. La fase arcaica della Religione Romana, fu caratterizzata da una fede religiosa legata soprattutto all'ambito agreste, tipica dei Culti indigeni mediterranei, sulla quale si inserì il nucleo di origine indoeuropea. Il periodo delle origini è caratterizzato anche dalla presenza di Divinità che definiremmo "generiche", come i Lari e i Penati, spiriti protettori della casa e della famiglia. Molte Divinità del Pantheon, sono il risultato di un "assorbimento" o comunque di una "reinterpretazione" di Dei e Dee Etruschi, Sanniti e Greci. Nonostante Augusto, in Età Imperiale, tentò di rinvigorire, ripristinando anche antiche tradizioni, la crisi della Religione Romana, iniziò proprio alla fine della fase Repubblicana consolidandosi in quella Imperiale. Il Pantheon Romano è, in parte, descritto nella Tab. 2, più in basso. Per le caratteristiche del Tempio Romano, vai alla Pag. Edifici Pubblici
Wikipedia.org - Wikimedia.org Costumi Romani disegnati da Hans Mutzel ; Wolfang, 2006 L'ABBIGLIAMENTO Nell'Antica Roma, vi erano, essenzialmente , due categorie di indumenti: INDUMENTA, che si indossavano sia dI giorno che di notte e gli AMICTUS, sopravvesti che si indossavano solo di giorno. INDUMENTI MASCHILI sopra un semplice perizoma (Licium o Subligaculum), il Romano, indossava o la semplice TUNICA o la più impegnativa TOGA, il tutto correlato da Fibule o Fermafli in metallo, spesso prezioso, Calzari ai piedi di foggia varia, quasi sempre in pelle e , se servivs, una sorta di mantello con o senza cappuccio (ABOLLA o PALLIO). LA TUNICA: costituita semplicemente da due pezzi di stoffa cuciti assieme, legata in vita, più corta davanti (soprail ginocchio) che di dietro (al ginocchio). In Età Imperiale, si indossavano due Tuniche, una intima (SUBUCULA) e una esterna (EXTERIOR). Se faceva molto freddo sotto la Tunica si poteva indossare anche una maglia di lana. Le maniche erano corte sino all'avanbraccio e, solo in tarda Età Imperiale, raggiunsero i polsi. La Lana e il Lino, erano i tessuti più usati anche se con l'Età Imperiale, apparvero il Cotone e la Seta. In Inverno si portavano Guanti, Cappelli di feltro e anche Pellicce. LA TOGA: potevano portala solo i Cittadini Romani; c'erano differenti tipologie di Toghe, la TOGA PRAETAEXTA, indossata dai "giovanotti bene", da Funzionari e dai Sacerdoti e òa bianchissima TOGA VIRILIS che, nei giovani costituiva una sorta di ingresso ufficiale nella Comunita' dei Cittadini Romani; la TOGA PULLA, di colore grigio, era indossata da chi portava un lutto. La Toga era di Lana Bianca, piuttosto pesante ed era un semplice semicerchio lungo 2 metri e del diametro di 70 cm, che si avvolgeva intorno alla persona conferendogli un aspetto austero e solenne ma anche una ben ridotta mobilità. Piùspesso i Romani indossavano il più pretico Pallium, spesso colorato e con un cappuccio posteriore. LE SCARPE: le SOLEAE, specie di sandali da frate, le CREPIDAE, sandali di cuoio intrecciato, i CALCEI, stivaletti da città e le CALIGAE, scarpe, da campagna, con corregge in cuoio intrecciate, ustate anche dai militari, erano le principali tipologie di calzature usate dai Romani INDUMENTI FEMMINILI Sotto le vesti, le donne romane, indossavano come INDUMENTA, un Perizoma e una specie di reggiseno a fascia (SYTROPHIUM MAMILLARE) o una guaina (CAPETIUM), più una o più Tuniche, più lunghe di quelle maschili (SUBUCULAE), di lana o lino, senza maniche.Al di sopra delle Subuculae, si indossava il SIPPARUM, specie di Tunica fissata con fibule o la STOLA, ampia tunica lunga fino ai piedi e fermata in vita con una cucitura (CINGULUM) che formava un secondo "balzo" più ricco all'altezza dei fianchi. La RECTA, era invece, una Tunica bianca, indossata dalle giovani spose unitamente ad un velo giallo (FLAMMEUM) che dal capo scendeva sul retro. La PALLA, era un mantello femminile colorato, aquivalente al Pallium maschile. Tra i capelli, le donne indossavano un nastro rosso o una benda (TUTULUS) a forma di cono sulla fronte. Le Matrone solevano portare una specie di fazzoletto annodato al braccio con il quale si detergevano il sudore e si ripulvano dalla polvere (MAPPA). Il Fazzoletto da naso, (MUCCINIUM) comparve solo nel III Secolo. Dal sole cisi proteggeva con un ombrellino e dall' afa con un Ventaglio. Se pioveva, le donne, indossavano il BYRRUS, un mantellino con cappuccio. Le donne indossavano anche Pettini, Spille e numerosi Gioielli, al collo, alle dita, alle braccia e alle caviglie. Un succinto riassunto dei principali indumenti dei romani è compreso nella Tab. 3
Wikipedia.org - Wikimedia.org The Glypotek, Copenhagen Statua in marmo di Asclepius, Nina Aldin Thune; 2013 Andrew Lorenzs LA MEDICINA Le basi della Medicina Romana, si originano dalla medicina di altri popoli latini e dalla medicina magica etrusca; anche i medici greci trovarono numerosi clienti a Roma, anche se, a detta di Catone, era la Medicina Domestica, amministrata dal Pater Familias, quella da prederire. Nonostante ciò, i Medici stranieri, specialmente orientali e greci, ebbero grande seguito, tanto da ottenere il diritto di Cittadinanza Romana. I medici erano, quasi sempre, schiavi o liberti e, spesso, i ricchi signori istruivano all'arte medica i loro schiavi più dotati, per poi tenerli come medici personali. Non esisteva una vera Scuola per aspiranti medici così che chiunque poteva dichiararsi medico. L'esperienza si faceva sulla pelle dei pazienti e i guadagni per i medici più capaci erano notevoli. I medici validi e preparati si attenevano al "Giuramento di Ippocrate" e si aggiornavano studiando le opere di Ippocrate Coo e i testi di Galeno da Pergamo (II sec. d.C.) o gli scritti di farmacologia di Dioscoride (I sec. d.C.) e i libri di medicina di Celso. La pratica accanto a medici competenti era , comunque, la scuola migliore. LO STUDIO DEL MEDICO (Taberna Medica), a Roma, non era diverso dalle altre botteghe e solom la presenza di Strumenti Chirurgici lo hanno fatto distinguere , dagli archeologi che li hanno identificati; cassapanche, sgabelli, bende e teli, medicine, acqua olio e vino e, naturalmente, gli "arnesi del mestiere" costituivano l'arredamento spartano dell'ambulatorio, talvolta munito anche di un lettino. Non esistevano Ospedali, masolo, nei pressi degli ambulatori, specie di Lazzaretti desyinati alla degenza dei pazienti in osservazione dopo interventi chirurgici. Il Farmacista non esisteva ed era il Medico a confezionare i "Rimedi Farmacologici" da usare in terapia. Era molto diffuso il Salasso, considerato una sorta di Panacea per molte malattie. I buoni medici diventavano molto ricchi in breve tempo, ma non mancavano ciarlatani d'ogni genere che si approfittavano dell'ingenuità dei loro pazienti. I MEDICI SPECIALISTI, compaiono a Roma solo dal I secolo d.C., come il Chirurgo (Chirurgus), l'Oculista (Ocularius) e l'Otorinolaringoiatra (Auricularius). Nei parti era sempre l'Ostetrica a fare la parte del leone mentre il medico fungeva solamente da supporto; la cura dei denti era riservata, in genere, ai Medici Chirurghi. LA SANITA' PUBBLICA era una eccellenza romana presa ad esempio da tutti i popoli dell'epoca; gli Acquedotti, i Servizi igienici Pubblici, i Bagni Pubblici e le Reti di Acque Reflue, ponevano i Romani all'avanguardia , in termini di Igiene Pubblica, nel mondo. LA MEDICINA MILITARE, di cui si sa poco, prevedeva negli accampamenti, la realizzazione di Infermerie con a capo il Medicus Castrensis, assistito dai Capsarii (Infermieri), dai Frictores (Massaggiatori) , dagli Unguentari e dai Curatores Operis (Addetti al Servizio Farmaceutico). Vi erano Medici specialisti per la Cavalleria e per la Marina mentre una precisa Gerarchia regolava una graduatoria per tutti i Medici Militari Romani.
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Phoenix Art Museum
"Pollice Verso", opera di Jean-Leon Gerome (1824-1904), 1872, olio su tela. AN: 1968.52, Museum Purchase;
Gallery, Pic; 2015, Jan Arkesteij
GLI SPETTACOLI (Panem et Circenses) Gli Spettacoli, nella Roma Imperiale, erano considerati dagli Imperatori una costosissima necessità, finalizzata a soddisfare il popolo al quale poi, venivano offerti gratuitamente, Spettacoli vari in occasione delle numerosissime Feste Religiose o laiche.Gli Spettacoli più seguiti erano: I LUDI CIRCENSES, che si tenevano nel Circo e che consistevano in emozionanti gare con i Carri, dove abili Auriga si contendevano la vittoria finale in competizioni che spesso risultavano pericolosissime se non addirittura mortali. I LUDI SCAENICI, che si rappresentavano nei Teatri e che erano una delle più alte manifestazioni della Cultura Romana Antica. I Testi teatrali erano spesso ispirati a Opere Greche o Etrusche o, comunque a traduzioni o rielaborazioni delle stesse. Nell'Epoca d'Oro di Roma, naturalmente venivano rappresentate anche opere di autori romani o comunque, latini. LE VENATIONES, erano una forma di divertimento, inclusa negli Spettacoli che si svolgevano negli Anfiteatri, che consistevano in simulazioni di caccia nei confronti di animali, spesso feroci, che venivano liberati nell'Arena e che erano così condannati a morte sicura. LE NUMACHIE, termine che indicava sia lo Spettacolo che il luogo ove si svolgevano, consistevano in Battaglie Navali vere e proprie, che venivano rappresentate in bacini d'acqua artificiali o , anche, in Anfiteatri appositamente allagati per l'occasione. I GIOCHI GRECI, che altro non erano che Gare di Atletica sul tipo dei Giochi Olimpici Greci; si tenevano negli Stadi e, nonostante il tentativo encomiabile di alcuni Imperatori di diffonderli maggiormente, questi Giochi a Roma, non ottennero mai un grande consenso di pubblico.
I MUNERA, che erano i Ludi Gladiatori, incontravano di gran lunga, il consenso dei Romani, in quanto ricchi di emozioni e sangue, dove la morte rappresentava l'apice dello "Spettacolo". Quando l'Imperatore faceva il suo ingresso nell'Anfiteatro, la folla lo salutava alzandosi in piedi e agitando i fazzoletti bianchi per dimostrargli la propria partecipazione emotiva e quasi mistica, allo spettacolo che stava per iniziare. Questa partecipazione, veniva usata dall'Imperatore come strumento di potere politico tendente a saldare il suo rapporto diretto con il popolo, nonchè a indirizzare una positiva opinione pubblica verso la sua persona. |
TAB. 1. POSIZIONE GIURIDICA DELLA "FAMILIA" ROMANA
UOMINI, MARITI
DETENTORI DI DIRITTI
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DONNE, MOGLI DETENTRICI DI DIRITTI |
FIGLI
DETENTORI DI DIRITTI
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SCHIAVI SENZA ALCUN DIRITTO |
POSSEGGONO TUTTI I DIRITTI, POSSONO PARTECIPARE ALLA VITA POLITICA E FAR PARTE DEL GOVERNO; POSSONO VOTARE E POSSEDERE TERRE. HANNO, COME PATER FAMILIAS, IL CONTROLLO ASSOLUTO SU GLI ALTRI MENBRI DELLA "FAMILIA" |
NON POSSONO PARTECIPARE ALLA VITA POLITICA E NEMMENO ENTRARE NELL'ESERCITO. PER TUTTA LA VITA DEVONO DIPENDERE DA UN UOMO. SI OCCUPANO DELL'EDUCAZIONE DEI FIGLI FINO AL 7° ANNO DI ETA'. POSSONO ASSISTERE A SPETTACOLI E FESTE PUBBLICHE, POSSEDERE ESERCIZI COMMERCIALI E PROPRIETà VARIE. |
MASCHI E FEMMINE DEVONO FREQUENTARE LA SCUOLA DAI 7 AI 12 ANNI, ETA' QUESTA CHE CONSENTE ALLE FEMMINE DI SPOSARSI. |
ISONO CONSIDERATI COME OGGETTI CHE SI COMPRANO E SI VENDONO NEI MERCATI.POTEVANO "COMPRARSI" LA LBERTA' O ESSERE "AFFRANCATI" DAI LORO PADRONI, ASSUMENDO COSI' LA POSIZIONE DI "LIBERTI" E GODERE DI MOLTI DIRITTI. |
TAB. 2. ALCUNE IMPORTANTI DIVINITA' DEL PANTHEON ROMANO
DIVINITA' |
NOTE
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MASCHILI |
APOLLO
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DIO GRECO E POI ROMANO, DI TUTTE LE ARTI E DELLA MUSICA E D'ALTRO |
BACCO |
DIO DELLA VITE E DELLE VENDEMMIE, SIMILE AL DIONISIO GRECO |
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CONSUS O CONSO |
DIVINITA' DEL SEME DEL GRANO E DEI DEPOSITI AGRARI |
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FONS O FONTUS |
FIGLIO DI GIANO, ERA IL DIO DELLE FONTI |
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GIANO O IANUS |
DIO DEGLI INIZI, MATERIALI E IMMATERIALI.DIVINITA' ANTICHISSIMA E COMPLESSA |
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GIOVE O IUPITER |
DIVINITA' SUPREMA, RE DI TUTTI GLI DEI. ERA ZEUS GRECO E TINIA ETRUSCO |
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MARTE |
DIO DELLA GUERRA E DEI DUELLI. IN TEMPI ANTICHI ERA A IL DIO DELLA NATURA |
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MERCURIO |
NOME LATINO DEL GRECO HERMES,DIO DELL'ELOQUENZA DEL COMMERCIO E DEI LADRI |
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NETTUNO |
DIO DELLE ACQUE DOLCI E MARINE; EQUIVALENTE AL POSEIDONE GRECO |
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PLUTONE |
DIO DELL'AVERNO (OLTRETOMBA), MARITO DI PROSERPINA |
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QUIRINO |
DIO DELLE CURIE E DEGLI UOMINI LIBERI E DELLE LORO PACIFICHE ATTIVITA' |
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ROBIGUS |
DIO DELLA RUGGINE DEL GRANO (MALATTIA FUNGINA DEL FRUMENTO) |
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SATURNO |
DIO DELL'AGRICOLTURA, DELL'ABBONDANZA E DEI CICLI NATURALI |
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SILVANO |
DALL'ETRUSCO SELVANS, ERA IL PROTETTORE DELLA NATURA E DEI LAVORI AGRESTI |
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VULCANO |
DIO DEL FUOCO TERRESTRE. DIO DISTRUTTORE |
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FEMMINILI |
ANNA PERENNA |
DEA DELL'ANNO, MA ANCHE DELL'ABBONDANZA E DEL NUTRIMENTO |
BELLONA |
DIVINITA' DELLA GUERRA, SPESSO IDENTIFICATA COME LA MOGLIE DI MARTE |
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CERERE |
DIVINITA' MATERNA DELLA TERRA E DELLA FERTILITA'. |
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DIANA |
EA DEI BOSCHI, PROTETTRICE DEGLI ANIMALI E DELLE PARTORIENTI |
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FLORA |
DEA DELLA FIORITURA DEI CEREALI E DELLA FRUTTA. |
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FORTUNA |
DEA DEL CASO E DEL DESTINO |
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GIUNONE |
ANTICA DEA DEL PARTO E DEL MATRIMONIO E, IN SEGUITO, PROTETTRICE DELLO STATO |
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MINERVA |
DEA DELLA LEALTA' ,DELLE GRANDI VIRTU' DELLA GIUSTA GUERRA.DELLA SAGGEZZA E DEGLI ARTIGIANI |
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OPI |
DIVINITA' ARCAICA, PERSONIFICAZIONE DELLA TERRA |
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PALES |
OSCURA DIVINITA' DEGLI ALLEVAMENTI E DEGLI ALLEVATORI |
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TELLUS |
AANTICHISSIMA DIVINITA' DELLA TERRA; LA GRANDE MADRE |
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VESTA |
FIGLIA DI SATURNO, ERA LA DEA DEL FOCOLARE DOMESTICO VENERATA IN OGNI CASA |
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SPIRITI |
LARI |
SPIRITI DEGLI ANTENATI, PROTETTOERI DELLA FAMIGLIA E DELLE ATTIVITA' |
PENATI |
SPIRITI PROTETTORI DELLA CASA E DELLA FAMIGLIA. SORTA DI ANGELI CUSTODI |
TAB. 3. PRINCIPALI CAPI DI ABBIGLIAMENTO ROMANO
CAPO DI
ABBIGLIAMENTO
O ACCESSORIO
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SESSO |
DESCRIZIONE
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ABOLLA |
MASCHILE
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MANTELLO CON O SENZA CAPPUCCIO |
AMICTUS |
MASCHILE |
SOPRAVVESTE DA INDOSSARE SOLO DI GIORNO |
BYRRUS |
FEMMINILE |
MANTELLO CON CAPPUCCIO PER LA PIOGGIA |
CALCEI |
MASCHILE |
STIVALETTI APERTI O CHIUSI DA CITTA' |
CALIGAE |
MASCHILE |
SCARPE DA CAMPAGNA, CON CORREGGE IN CUOIO INTRECCIATE, ANCHE MILITARI |
CAPETIUM |
FEMMINILE |
GUAINA-REGGISENO |
CINGOLUM |
FEMMINILE |
CUCITURA IN VITA, DELLA STOLA |
COTURNI |
MASCHILE |
STIVALETTI SIMILI AI CALCEI, USATI SPESSO DAGLI ATTORI TEATRALI |
CREPIDAE |
MASCHILE |
SANDALI DI CUOIO INTRECCIATO |
FLAMMEUM |
FEMMINILE |
VELO GIALLO DA SPOSA INDOSSATO SOPRA LA TUNICA "RECTA" |
INDUMENTA |
MASH/FEMM. |
INDUMENTI INTIMI CHE SI INDOSSAVANO SIA DI GIORNO CHE DI NOTTE |
LICIUM |
MASCHILE |
PERIZOMA MASCHILE |
MAPPA |
FEMMINILE |
FAZZOLETTO PER DETERGERE IL SUDORE E LA POLVERE |
MUCCINIUM |
FEMM-MASCH |
FAZZOLETTO DA NASO, IN USO DAL III SECOLO |
PALLA |
FEMMINILE |
MANTELLO FEMMINILE CORRISPONDENTE AL PALLIUM MASCHILE |
PALLIUM |
MASCHILE |
MANTELLO MASCHILE |
RECTA |
FEMMINILE |
TUNICA BIANCA LEGGERA INDOSSATA DALLE GIOVANI SPOSE UNITAMENTE A UN VELO |
SIPPARUM |
FEMMINILE |
TUNICA FEMMINILE FISSATA CON FIBULE |
SOLEAE |
MASCHILE |
SANDALI SEMPLICI CON SOLO SUOLA E LACCI |
STOLA |
FEMMINILE |
AMPIA TUNICA LUNGA FINO AI PIEDI, FERMATA IN VITA DA UNA CUCITURA |
SUBLIGACULUM |
MASCHILE |
PERIZOMA MASCHILE |
SUBUCULAE |
FEMMINILE |
TUNICA INTIMA PIU' LUNGA DI QUELLA MASCHILE |
SYTROPHIUM MAMILLARE |
FEMMINILE |
REGGISENO A FASCIA |
TOGA |
MASCHILE |
GRANDE SEMICERCHIO IN LANA BIANCA D'AVVOLGERE INTORNO AL CORPO |
TOGA PRAETAEXTA |
MASCHILE |
TOGA INDOSSATA DAI GIOVANI , DAI FUNZIONARI E DAI SACERDOTI |
TOGA PULLA |
MASCHILE |
TOGA DI COLORE GRIGIO INDODSSATA NEI GIORNI DI LUTTO |
TOGA VIRILIS |
MASCHILE |
FOGA BIANCA INDODSSATA DAI CITTADINI ROMANI ADULTI |
TUNICA |
MASCH-FEMM. | SORTA DI LUNGA CAMICIA A MANICHE CORTE CON CINTURA IN VITA |
TUNICA EXTERIOR |
MASCH-FEMM |
TUNICA DA PORTARE ESTERNAMENTE |
TUNICA SUBUCULA |
MASCH-FEMM |
TUNICA INTIMA |
TUTULUS |
FEMMINILE |
NASTRO ROSSO PER I CAPELLI |