Museo Archeologico Nazionale di Villa Giulia, Roma
Statua di Apollo, dal Santuario del Portonaccio a Veio (Roma), Terracotta -
 Fine del VI Sec. a.C - .Immagini dell'Archivio Fotografico della Soprintendenza 
per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale - villagiulia@arti.beniculturali.it 
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INTRODUZIONE

Da secoli, nella fantasia popolare, "Etrusco" è sinonimo di mistero, oscuro, indecifrabile, ma anche di affascinante, esotico, misterico, così come sono sempre apparse avvolte di mistero le origini di questo popolo, arcana la sua religione e, quanto mai, indecifrabile la sua strana scrittura. In effetti, al di la' dell'innegabile fascino esercitato dagli Etruschi, oggi tutto ci appare più chiaro, compresa la decifrazione, ancora in corso, della sua lingua. La "questione delle origini" poi, è stata da sempre mal posta e, ferme restando le diverse ipotesi che sono state formulate, sulle quali si può discutere all'infinito, il problema non è la provenienza di un popolo, come scrive il grande etruscologo Pallottino , ma il luogo di sviluppo e affermazione della sua Cultura che, nel caso degli Etruschi, è chiaramente identificabile con l'italianissima Etruria (odierna Toscana); infatti, da qualsiasi luogo provenissero quelle Genti, il processo di integrazione con le popolazioni locali (vedi Cultura Villanoviana) dei diversi elementi etnici, culturali e linguistici, hanno portato, nel tempo, alla nascita di una ineguagliabile e splendente Cultura, prima vera luce dell'occidente e madre della Civiltà di Roma.

 

IPOTESI SULLE ORIGINI DEGLI ETRUSCHI

Ferme restando le più che condivisibili argomentazioni del Pallottino (Trattato di Etruscologia, 1985), riportiamo qui, succintamente, le ipotesi più discusse circa la provenienza degli Etruschi:

Ipotesi Orientale: formulata da Erodoto già nel V Sec. a.C., vorrebbe che gli Etruschi fossero un popolo della Lidia (Anatolia Meridionale), partito dal porto di Smirne, causa un'epidemia, e approdato sulle coste occidentali del Centro-Italia, presso le popolazioni degli Umbri, dove si insediarono. Anche Ellenico da Lesbo (V Sec. a.C.) e Anticlide di Samo (IV Sec. a.C.), appoggiano questa ipotesi, riferendo però che ilm popolo originale fosse quello dei mitici Pelasgi (Grecia Settentrionale). A conferma dell'Ipotesi Orientale, oggi la più condivisa, l'Università di Torino riferisce di un recente studio di genetica, effettuato sull'attuale popolazione "etrusca" di Murlo e di Volterra e su quella di della zona costiera dell'Anatolia, che dimostrerebbe una marcata affinità genetica fra le due popolazioni.

Ipotesi Autoctona: formulata da Dionigi di Alicarnasso, nel I Sec. a.C., attribuisce le origini degli Etruschi ad una antichissima popolazione italica, quella dei Rasenna, nome con il quale, secondo Dionigi, gli antichi Etruschi chiamavano loro stessi; ipotesi poco documentata e più volte smentita dagli studiosi della materia.

Ipotesi d' Oltralpe: prende il via da una affermazione dello storico Livio, che ipotizza l'origine degli Etruschi nelle terre alpine e d'Oltralpe; l'ipotesi, ripresa poi nel 1700 da Freret e nel 1800 da Niebuhr e Muller, si basa semplicemente, sulla affinità fonetica tra le parole Rhaeti, popolo alpino dei Reti, e il mitico nome degli antichi Etruschi, secondo Dionigi di Alicarnasso, i Rasenna. Teoria, questa, comunque poco attendibile e molto poco supportata.

IPOTESI

FORMULATA DA

COMMENTO

PROVENIENZA
ORIENTALE

ERODOTO
(V Sec.a.C.)

ELLENICO DI LESBO
(V Sec. a.C.)

ANTICLIDE DI SAMO
(IV Sec. a.C.)

LIDIA
(Anatolia)

GRECIA SETT.
(Popolo dei Pelasgi)

GRECIA SETT.
(Popolo dei Pelasgi)

AUTOCTONA

DIONIGI 
DI ALICARNASSO
(I Sec. a.C.)

ITALIA

(Popolo dei Rasenna)

LA MENO DOCUMENTATA

PROVENIENZA
D'OLTRALPE

FRERET 
(1700)

NIEBUHR E MULLER

(1800

OLTRALPE E
ALTO ADIGE
(Popolo dei Raethi)

BASATA SOLO SULLA SOMIGLIANZA TRA LE PAROLE
RAETHI E RASENNA

DELLA
FORMAZIONE

PALLOTTINO
(Trattato di
Etruscologia-1895)

NON SAREBBE
L'ORIGINE IL
PROBLEMA, MA IL
LUOGO OVE AVVIENE
LA FORMAZIONE DI UNA
CULTURA.
GLI ETRUSCHI SI SONO
CERTAMENTE FORMATI
NELL'ETRURIA ITALICA 

LA MENO FANTASIOSA E LA PIU' CREDIBILE