Mappa della Sardegna con le colonie Fenice - Disegno di L. Jori

ILe prime notizie della presenza dei Fenici in Sardegna, risalgono al IX-VIII Sec. a.C. e i primi contatti avvennero nei Villaggi Nuragici costieri come Tharros e Nora, preesistenti, Attraverso il perdurare dei contatti e la formazione di mercati di scambio, intere famiglie fenice, vennero accolte dagli antichi Sardi sini a che non si formarono vere e proprie comunità fenice che, attraverso matrimoni misti, in seguito divennero vere e proprie città-stato. Gli insediamenti più noti sono, Karalis, Nora, Bithia (Pula), Silsi (Isola di S.Antioci), Tharros (penisola di Sinis) e, più recentemente, Nepolis e Bosa. Coesistettero cisì in Sardegna due distinte Aree, quella costiera, caratterizzata da villaggi e città francamente fenice e una interna occupata dalla più antica Civiltà Nuragica; quest'ultima inì, inevitabilmente per cozzare contro la crescente potenza militare punica che, attraverso deu guerre, instaurà difinitiovamente la propria egemonia su tutta la parte sud occidentale dell' Isola. Solo nel II Sec. a.C., la Civiltà Nuragica si estinse definitivamente lasciando il posto ad una vera e propria Civiltà Sardo-Punica. E' di questo periodo l'introduzione in Sardegna del Cavallo, del lino, degli alberi da frutta e dell'ulivo e degli ortaggi; l'allevamento ebbe un nuovo impulso così come lo sfruttamento delle minieri di piombo e di ferro. La Religione punica assorbì naturalmente i culti locali così come i Tophet punici (Luoghi di Culto sacrificale) sorsero un pò dovunque (Nora, Sulcis ecc).

 

 

Necropoli di Tuvixeddu (Cagliari), Corredo fnebre; IV-III Sec. a.C. Cultura Fenicio-Punica.
Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano. Da Wikipedia