ETRUSCHI

By Luckyjor

La Lingua degli Etruschi

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell' Umbria
Il "Cippo di Perugia", III-II Sec. a.C. - Museo Archeologico Nazionale di Perugia
  
 
 

La Lingua trusca era parlata e scritta, in molte aree d'Italia e precisamente, in Etruria (Toscana, Umbria e Lazio), in Valpadana (Lombardia e Emilia-Romagna) e nella Pianura Campana. Fu, poi, il Latino a sostituire del tutto, l'uso dell' Etrusco. La maggioranza degli studiosi ritiene, l'Etrusco, una lingua Non Indoeuropea, anche se non mancano coloro che la identificano con l'Indoeuropeo Anatomico; le opinioni sono diverse, tanto che Giacomo Devoto, nel suo Dizionario, la definisce come una lingua Peri-Indoeuropea. Esistono due tipi di Alfabeto Etrusco, l' Arcaico, in uso tra il VII e il V Secolo a.C. e il Recente, usato tra il IV e il I secolo a.C., derivato dall' Arcaico e considerato l' Alfabeto Definitivo usato fino all' assorbimento da parte di Roma. Il "Verso" della scrittura Etrusca è, nelle scritture più antiche, Bustrofedico, cioè procede in un senso fino al margine e , poi, ritorna nel senso opposto; le iscrizioni classiche, seguono lo schema Punico, cioè verso sinistra, mentre sono rare le iscrizioni che seguono verso destra. Solo in tempi recenti, si è inserito l'uso di separare le parole con dei punti, da uno a quattro, mentre il Maiuscolo e il Minuscolo non erano in uso. La completa traduzione e comprensione della lingua Etrusca e ben lungi da essere completata, anche se i continui progressi, fanno ben sperare per il futuro.

Il Calendario : Nulla si sa di come gli Etruschi computavano il trascorrere del tempo; si presume che i giorni del mese fossero calcolati, come nel Calendario Romano. L' Anno iniziava a Primavera e non si conteggiavano le settimane e neppure si dava un nome ai giorni.

 

 

ALFABETO MODELLO
ISCRIZIONI ARCAICHE

VII-V SEC. A.C.
ISCRIZIONI RECENTI

IV-I SEC. A.C.
TRASCRIZIONE
 

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