Costruzione dlla Città Fortificata di Heuneburg, VI Sec.a.C., da un Diorama nel Heuneburgmuseum, Hundersingen, Germania.
8 Settembre 2009, fonte e Autore: Leporello, da Wikipedia

La "Grande Famiglia Patriarcale" costituiva la struttura portante della Società Celtica, così come lo era stata nella società indoeuropea. Il Clan, o gruppo famigliare, comprendeva oltre alla Famiglia in senso stretto, cui spettava la proprietà della terra, anche gli Antenati, tutti i Parenti anche acquisiti e i discendenti; il Clan, che contava quindi parecchie decine di individui, unito ad altri clan, formava la Tribù, che era governata da un Re. La struttura sociale, le informazioni sulla quale ci sono giunte attraverso i "Commentari" di G.G.Cesare sui Galli, prevedeva la stratificazione in Classi Sociali: l' Aristocrazia Guerriera, cui spettava il compito di Difesa e Offesa, eleggeva il Re, che aveva principalmente funzioni di Capo Militare; al così detto Popolo Libero, spettavano le attività prettamnete economiche come l'agricoltura, l'allevamento e le attività artigianali. Gli Schiavi, che erano solitamente prigionieri di guerra, occupavano il gradino più basso e sbrigavano i lavori più umili; infine vi erano i Druidi, depositari delle tradizioni ancestrali, del sapere collettivo e dell' identità intertribale, riconosciuta da tutti i Celti. I Druidi erano Sacerdoti, Magistrati, Maghi e anche detentori delle Arti Mediche, basate sulla conoscenza delle erbe medicamentose. Le funzioni principali, per quanto detto, della Società Celtica, erano principalmente tre, quella Sacrale e Giuridica, in mano ai Druidi, quella Militare, gestita dal Re e dall' Aristocrazia Guerriera e quella Produttiva, affidata al Popolo. Nella Società Celtica, la donna godeva degli stessi diritti riservati agli uomini, poteva ereditare e assurgere a qualsiasi carica, compresa quella di Druido, di Comandante di un esercito o di Re, come attestato dalle figure delle Regine Britanniche di Cartimandue, della tribù dei Briganti, e di Boudicca, degli Iceni. I Galli fin dal III Sec. a.C. utilizzavano Monete greche, prima, e poi Romane, ma coniarono anche, in Gallia e in Iberia, monete proprie, ispirate sempre a quelle classiche greche e romane.